La preparazione del Camino de Santiago 2018
La preparazione di questo mio, probabilmente ultimo, ‘Camino de Santiago’ del 2018 è stata affrontata con grande serenità e tranquillità d’animo e vorrei aggiungere che ‘in corso d’opera’ non ho patito quegli stress propri a tante partenze di viaggio. Conservavo in me l’esperienza sempre positiva dei precedenti Cammini e questo era una ricchezza di valore immenso, fonte di spinte, desideri, sicurezze e certezze. Partivo, come altre volte da solo, e non ero per nulla preoccupato: sapevo che avrei incontrato dei pellegrini come me e che avrei ricevuto e dato aiuti in allegra spontaneità.
Quando ho messo in ordine il «Camino Francés: Diario 2002», nelle premesse alla parte descrittiva delle tappe, ho inserito delle note generali di presentazione e preparazione al Cammino di Santiago: continuo ad averle presenti e a ritenerle utili e importanti, anche se non mi soffermo più a riconsiderarle. Temo, però, che qualche richiamo e qualche ripetizione, forse un tantino insistenti, cercheranno di fare capolino. E dopo questo nostro saluto tra amici e amiche, partii.
Quando di ritorno dal Cammino, il 17 di ottobre 2018, sono rientrato a Torino/Chiusa di Pesio (CN), avevo con me un’agenda di appunti, scritti con meticolosità e puntiglio durante quasi tutti i pomeriggi del descanso di tappa, conservavo inoltre una tessera con tanti fotogrammi scattati ‘cammin facendo’ e custodivo gelosamente la ‘credencial‘ impreziosita di tanti sellos, richiesti con cura durante il Cammino, e la ‘compostela‘ ottenuta alla Oficina de la Acogida di Santiago.
Il Diario 2018 nasce quando, all’inizio 2020 in dilagante epoca coronavirus, prendo la decisione di ordinare il materiale, scrivere i testi, inserire e illustrare le fotografie. Il Diario è ancora introdotto dalla copertina ‘Manifesto 2002’ con il Pinocchietto Giallo, l’angelo guida mandato da san Giacomo ad assistere quelli che si mettono in viaggio per andarlo a trovare; nella pagina ‘dedicata’ si invitano sempre bambini e adulti, che si preparano ad andare a Santiago, a chiamare e consultare il BOX Punto virtuale, che si ipotizza collocato nel cortile del ex-Ospedale Civile della Chiusa, oggi recuperato alla Comunità chiusana come centro polifunzionale per le opere di bene, di volontariato, assistenza e cura dei bisognosi.